Osservatorio Astronomico "Apollo"

Ultima modifica 25 novembre 2019

Triggiano. Coordinate astronomiche: latit.Nord 41° 05' 39'' long.Est 16° 55' 01'', quota 70m s.l.m.

Nato per hobby, l'Osservatorio Astronomico Apollo di Nicola Settanni riveste oggi un ruolo indispensabile, come conferma il Presidente dell'Associazione Astrofili Baresi "GUIDO HORN D'ARTURO" Giuseppe Zuccalà e come scrive il mensile spaziale "Nuovo Orione" secondo cui la Puglia risulta essere al secondo posto in Italia per numero di osservatori, dopo il Piemonte.

L'associazione barese astrofili, infatti, pur facendo riferimento agli osservatorio di Acquaviva ed Andria, ha sviluppato un particolare rapporto con quello di Triggiano.

L'Osservatorio è intermante costruito "a mano" dallo stesso Nicola Settanni, avvantaggiato dalla maestria nella lavorazione metalmeccanica artigianale riconosciutagli. Si tratta di una cupola termoisolata dal diametro di 3m costruita in ferro e vetroresina agganciata ad un perimetro alto 120cm, mentre un sistema di carrucole a contrasto, montate con cuscinetti a sfera, su quattro punti diversi, le consentono una corretta rotazione. La cupola sormonta una struttura reticolare portante in acciaio alta 3m, che raccoglie la scala che permette l'accesso ad una tipica botola a pavimento. L'apertura dell'Osservatorio avviene attraverso due portelloni motorizzati che scorrono opposti su binari esterni. Notevoli gli espedienti costruttivi per la piastra tripodica d'appoggio dei telescopi, attraverso un sistema di tiranti che eliminano l'effetto "diapason" causato dall'elasticità del metallo. 

L'Osservatorio Apollo nell'eseguire i suoi programmi di ricerca bruciò sul tempo il telescopio spaziale orbitante "Hubble" eseguendo in anticipo le foto della cometa "HALE - BOPP"

SCAPHEN

Risale a duemila anni fa l'ingegnosa realizzazione di un orologio solare di questo tipo; fu infatti l'architteto romano Vitruvio a descrivere la sua funzionalità.

E' poi significativo che un prototipo così maestoso di quel tipo di orologio si trovi presso una scuola (la Scuola Media "Di Zonno"), cioè lì dove, con lo studio, si realizza la continuità culturale e storica della civiltà.

Di questa realizzazione di Nicola Settanni, che forse è la più grande al mondo, non risultando nulla di paragonabile, si interessò la Sezione di Ricerca Quadranti Solari dell'Unione Astrofili Italiani nel 1994 quando Giuseppe Zuccalà illustrò studi e calcoli nel corso del VI Seminario Nazionale di Gnomonica.

Se leggete i libri antichi o le enciclopedie, oppure andate in un museo d'arte romana, troverete gli originali di questi "SCAPHEN" a testimoniare che viene da lontano.

E questo legame di continuità col passato il messaggio che leggo quando guardo incantato questo grandioso strumento.

Francesco Azzarita
Direttore Sezione Quadranti Solari U.A.I.